ARTICOLO SULLA LIRA E LA TARANTELLA

Appena ho letto ho pensato a Nicoletta ma spero possa interessare a molti

http://www.ilquotidianodellacalabria.it/fls/domenicale/2009-11-01-18.pdf

Grazie Nari, come hai fatto a trovarlo questo articolo??? Conferma che sono tutti pazzi per la lira

In ogni caso i tempi di reazione dei giornali del Sud sono davvero stupefacenti , il convegno di cui si parla si è tenuto il 21 Agosto (eravamo presenti!) e l'articolo è uscito il 1 Novembre!!!

PS a proposito il mio nuovo avatar rappresenta Eràto una delle 9 Muse, precisamente la Musa della lira e della poesia amorosa

..ma quindi nell'antichità la lira era tipo una cetra? Scioglimi questo dubbio! Io l'ho sempra immaginata così la lira antica!

Sinceramente non ricordo come l'ho trovato, .... stavo cercando qualcosa sul tamburello forse, ...... .
Oramai sei la nostra "lirista d.o.c." Nic

Ciao ala, bella domanda!

prima di tutto bisogna dire che lira (lyra, leggi lura con u stretta) e cetra (kithàra) erano due strumenti, o meglio famiglie di strumenti, distinti nell'antica Grecia, entrambi a corde servivano ad accompagnare repertori diversi e venivano suonate entrambe per lo più dalle donne. Anche nell'antica Roma lyra e cithera erano due strumenti diversi. Poi le distinzioni e i nomi si sono infinitamente complicati, perchè ad esempio lo stesso nome a distanza di tempo e luogo è andato a designare strumenti di aspetto anche molto diverso.

Non è facile dire come fosse fatto lo strumento chiamato lyra ai tempi dell'antica Grecia, essendo pochissimi i reperti possiamo solo basarci su illustrazioni, statue e monete. Il mito vuole che la lyra sia stata inventata dal prodigioso dio Hérmes che all'età di 1 giorno (proprio così) trovò fuori dalla culla un guscio vuoto di tartaruga a cui attaccò due corna di bue sfruttando l'apertura delle zampe e su cui tese 3 corde attaccandole all'estremità opposta del guscio. Come puoi immaginare questa lyra ha una cassa di risonanza (il guscio) che invece la cetra non ha.

Da qui poi già nell'antica Grecia la forma della lyra cambiò, le furono aggiunte altre 4 corde o forse addirittura 6, per arrivare a un totale di 9, in certi casi veniva tesa una pelle sopra il guscio. Quello che non possiamo sapere è come fossero accordate le corde e come venisse suonata.

Alla prossima puntata la strada della lira per arrivare in Calabria.
La puntata ancora dopo la distribuzione della lira ai giorni nostri nell'area del Mediterraneo.
Ultima puntata distinzioni fra lira, viella, fidula (da cui l'inglese fiddle - violino) e citira.

ohhh bene Nicoletta !, ..... questi post di approfondimento mi piacciono

La statua del mio avatar tiene in mano uno strumento che somiglia più alla cithera, si tratta di una figura di epoca romana e quindi può anche essere che i due strumenti fossero stati confusi, ma potrebbe anche essere che la statua sia stata erroneamente interpretata come Erato... le vie dell'archeologia sono infinite...

Sapete perchè mi piace molto questo forum? Perchè si passa dalla "leggerezza" (che ogni tanto non guasta) all'"impegno" (comunicazioni e approfondimenti) con disinvoltura. Bene! Grazie ad Anna Rita per l'imput (ho letto le due pagine, che giustamente rimangono su di un contesto generale) e a Nicoletta per l'interessante integrazione. Se avete occasione, suggerisco, se non l'avete già fatto, di leggere U sonu - La danza nella Calabria Greca di Ettore Castagna. Chi lo volesse in prestito me lo faccia sapere che, in qualche modo, ve lo sporgo.

Io amo moltissimo la mitologia della cultura greca e romana, la storia, la letteratura...ma non mi ero mai soffermata sull'aspetto musicale per cui non avevo mai letto questo magnifico patrimonio da questo punto di vista..grazie!!