| Balli del Sud .... e non solo ..... Dammi la mano, guardami negli occhi e balla. Balla fino a non sentire più la fatica, il freddo, la fame e la sete. Fino a che i tuoi desideri siano appagati dallo stare insieme. Dammi la mano, guardami negli occhi e balla ..... |
| | Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 | |
| | Autore | Messaggio |
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Marina Elf V-Power
Numero di messaggi : 1937 Età : 50 Data d'iscrizione : 02.04.08
| Titolo: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Lun Mar 08 2010, 12:48 | |
| Notte della Taranta, arriva la conferma Einaudi è il nuovo maestro concertatore Lui ne parla a Londra, da Melpignano c'è la conferma Il pianista spiega: «Penso a qualcosa tra rito e rave»
Lecce - Il ragno ha colpito ancora. E stavolta ha morso Ludovico Einaudi. «Mi hanno offerto la direzione della Notte della Taranta; se mi concedono carta bianca, lo faccio», ha dichiarato ieri a un giornalista dell’Ansa, poco dopo aver conquistato il pubblico della Royal Albert Hall di Londra insieme ai Virtuosi Italiani. Da Melpignano, sede storica della manifestazione, il direttore artistico Sergio Torsello conferma le dichiarazioni rese da Einaudi, anche se non nasconde la propria sorpresa per l’inaspettata sortita. «È vero, abbiamo già avuto diversi contatti e aperto una trattativa: è lui il candidato a ricoprire il ruolo di maestro concertatore. Avremmo solo aspettato un po’ prima di annunciare la novità. Ma va bene così: evidentemente Ludovico si è fatto prendere dall’entusiasmo. Probabilmente non vede l’ora di iniziare questa nuova avventura». Si procede, dunque, verso l’avvicendamento.
LA SUCCESSIONE - Einaudi succede a Mauro Pagani. «Parliamo di un passaggio naturale», spiega Torsello. «Pagani sapeva già di aver concluso il suo ciclo, durato ben tre edizioni: è il limite che ci siamo imposti per dare senso a una manifestazione che ha bisogno di trovare periodicamente nuovi stimoli». Ufficialmente non gliel’hanno ancora potuto comunicare, colti in contropiede dalla foga di Einaudi. Ma lo faranno in queste ore. Pianista emozionale che innesta nella tradizione colta ritmi e sonorità del mondo (soprattutto africano), il pianista milanese ha già un’idea in testa. Un progetto molto preciso. «Vorrei tornare sul concetto di rito tribale - spiega a Mattia Bernardo Bagnoli dell’Ansa - e lavorare con blocchi di musica trance in collaborazione con il musicista turco Mercan Dedè. In pratica - aggiunge - vorrei trasformare la Notte della Taranta in un grande rave».
PIENA FIDUCIA - Torsello, informato sulle intenzioni espresse da Einaudi, si limita a registrare. E assicura che l’artista, con il quale dovranno essere definite alcune questioni, godrà di piena fiducia. Intanto Einaudi ha imparato a conoscere da vicino le pulsioni della musica salentina, assoldando nella propria formazione Mauro Durante, sin da adolescente tamburellista del Canzoniere Grecanico Salentino e poi, dal 2000, punta di diamante dei vari ensemble della Notte della Taranta. Adesso Einaudi dovrà confrontarsi direttamente con la rilettura del repertorio tradizionale. Con lui inizia una nuova fase, dopo la parentesi aperta (e chiusa) da Mauro Pagani e l’era segnata da Ambrogio Sparagna, con cui la Notte della Taranta ha conosciuto un diverso respiro dopo la travolgente edizione col batterista dei Police Stewart Copeland. | |
| | | michi Terzina Base
Numero di messaggi : 59 Età : 68 Località : Nichelino, ma Taranto non posso dimenticarla... Data d'iscrizione : 09.09.09
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Mer Mar 10 2010, 13:40 | |
| Intanto ringrazio Marina, per essere sempre così attenta catturatrice di notizie e curiosità. Questa, sinceramente, mi lascia molto perplesso. Ho rispetto per tutti, ma sento personalmente che si sta allargando in me la forbice tra quelle che sono le mie motivazioni ed i miei "sentimenti" verso una cultura così importante, "autenticamente" popolare, rappresentata dalle persone che hanno abitato e abitano in quei luoghi e l'urgente necessità di contaminazione e di essere sempre e comunque al passo con la mutevolezza dei tempi, come sembra sia essere nelle corde degli organizzatori di un evento come "La notte della Taranta". Mi piacerebbe ascoltare anche la vostra opinione al riguardo. Per me questa musica e queste danze hanno aperto un mondo, che guarda più alle piccole/grandi cose costituite dall'incontro, dagli sguardi e dalla ricerca dell'intesa tra le persone e non ai grandi eventi che forse mirano ad altri obiettivi. Discorso complicato, lo so. Poi mi piace anche partecipare e divertirmi lasciandomi andare...però rimango alquanto dubbioso su queste operazioni che mi appaiono di puro marketing. Sono invece sempre più convinto che la pratica, e la profonda conoscenza - per conseguire la quale occorre studio ed applicazione - di antiche occasioni rituali possa produrre una condizione di benessere e di sviluppo di comunità anche in contesti geografici diversi da quelli originali. A me sembra un argomento di grande suggestione ed utilità pratica in questa così complessa età contemporanea... | |
| | | Anna Rita Admin
Numero di messaggi : 1584 Età : 57 Località : Torino Data d'iscrizione : 02.04.08
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Gio Mar 11 2010, 12:21 | |
| Michele penso che la questione da te sollevata sia molto complessa ed abbia molte sfaccettature io dal canto mio non riesco a stabilire quanto sia giusto mantenere intatte le tradizioni e mandare avanti solo quelle oppure adeguarle ai nostri tempi. Mi è piaciuto molto il discorso di Gianluca Longo quando e venuto a Torino per la presentazione del suo libro. In qualità di membro dell'orchestra della notte della taranta sosteneva che è vero che lui si ritrova a suonare qualcosa che non gli appartiene ma è pur vero che quel lavoro gli permette di fare ricerca a divulgare "la tradizione". Io penso che grazie ad eventi del genere alcuni si avvicinano a questo mondo e se spinti dalla curiosità riescono ad andare oltre una manifestazione tanto commerciale. Io stessa mi sono avvicinata a questa musica non sapendo quanto ci fosse da scoprire e da condividere con altra gente. | |
| | | nicmizar Terrone DOC
Numero di messaggi : 652 Età : 49 Data d'iscrizione : 02.04.08
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Gio Mar 11 2010, 13:19 | |
| Condivido anche io le perplessità di Michele, ma mi viene da dire che "La notte della Taranta" è ormai da tanti anni una totale DERIVA dalla tradizione e in certi casi anche dalla musica cosiddetta popolare/ethnica (intendendo con musica ethnica la riscoperta e riproposta delle musiche tradizionali riammodernate e addizionate di strumenti non legati alla tradizione). Ormai alla notte della taranta non c'è più nulla che valga la pena di essere preservato e salvaguardato e allora tanto vale fare una kermesse che sia più di richiamo possibile. Mi fanno invece grandissimo piacere le parole di Annarita : da tanto tempo vado dicendo che vale la pena comunque di organizzare eventi chiassosi e di grande impatto che fanno storcere il naso ai puristi della tradizione. Vale la pena di organizzarli se danno occasione anche solo a pochissime persone di approfondire, cercare e appassionarsi anche al di là del grande evento. Quando dico questo vengo per lo più presa per scema, perchè manca del tutto la fiducia nella capacità di approfondimento delle persone, invece non è così...
Ultima modifica di nicmizar il Gio Mar 11 2010, 16:10 - modificato 1 volta. | |
| | | nicmizar Terrone DOC
Numero di messaggi : 652 Età : 49 Data d'iscrizione : 02.04.08
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Gio Mar 11 2010, 13:44 | |
| - michi ha scritto:
- Sono invece sempre più convinto che la pratica, e la profonda conoscenza - per conseguire la quale occorre studio ed applicazione - di antiche occasioni rituali possa produrre una condizione di benessere e di sviluppo di comunità anche in contesti geografici diversi da quelli originali. A me sembra un argomento di grande suggestione ed utilità pratica in questa così complessa età contemporanea...
A voler invece preservare le tradizioni nella loro interezza mi domando che senso abbia sradicare un'occasione rituale dal luogo dove è nata per portarla alla conoscenza del pubblico di altri luoghi. Penso ai Tamburi della festa di San Rocco: possiamo sicuramente chiedere ai tamburinari di Gioiosa Jonica di venire a Torino a fare la processione, potrebbero succedere 2 cose 1) i tamburinari "storici", quelli che ci sono tutti gli anni si rifiutano e gli organizzatori sono costretti a cercare dei surrogati... già si parte con un deficit 2) i tamburinari accettano, ma in ogni caso mancherà quell'atmosfera di attesa, di tensione, di euforia, di eccitazione che precede e accompagna la festa fatta nel SUO posto con la SUA gente. E' chiaro che è possibile portare le occasioni rituali fuori dai loro luoghi, ma bisogna abbassare di molto le aspettative circa la possibilità di portare sviluppo e di "educare" la gente, proprio perchè fuori dal loro contesto questi eventi perdono molto del loro senso. Meglio sarebbe che fosse la gente a muoversi verso i luoghi della tradizione. Però poi si rischia, come nel caso della Madonna delle Galline, la massificazione del turismo e l'invasione delle orde barbariche, stormi di scalmanati che quasi sempre non hanno la più pallida idea di cosa stanno vedendo... è davvero difficile trovare un equilibrio che non snaturi luoghi e persone, basterebbe imparare ad entrare umilmente e in punta di piedi negli eventi | |
| | | Anna Rita Admin
Numero di messaggi : 1584 Età : 57 Località : Torino Data d'iscrizione : 02.04.08
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Gio Mar 11 2010, 13:55 | |
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Ultima modifica di Anna Rita il Gio Mar 11 2010, 14:01 - modificato 1 volta. | |
| | | Anna Rita Admin
Numero di messaggi : 1584 Età : 57 Località : Torino Data d'iscrizione : 02.04.08
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Gio Mar 11 2010, 14:00 | |
| - nicmizar ha scritto:
- E' chiaro che è possibile portare le occasioni rituali fuori dai loro luoghi, ma bisogna abbassare di molto le aspettative circa la possibilità di portare sviluppo e di "educare" la gente, proprio perchè fuori dal loro contesto questi eventi perdono molto del loro senso.
Meglio sarebbe che fosse la gente a muoversi verso i luoghi della tradizione. Però poi si rischia, come nel caso della Madonna delle Galline, la massificazione del turismo e l'invasione delle orde barbariche, stormi di scalmanati che quasi sempre non hanno la più pallida idea di cosa stanno vedendo... è davvero difficile trovare un equilibrio che non snaturi luoghi e persone, basterebbe imparare ad entrare umilmente e in punta di piedi negli eventi condivido in toto | |
| | | michi Terzina Base
Numero di messaggi : 59 Età : 68 Località : Nichelino, ma Taranto non posso dimenticarla... Data d'iscrizione : 09.09.09
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Ven Mar 12 2010, 09:17 | |
| Siccome condivido pressochè tutte le riflessioni sia di Anna Rita che di Nicoletta, devo evidentemente ammettere di aver espresso la mia precedente considerazione con poca chiarezza. Ci riprovo. Nella prima parte del mio ragionamento i dubbi erano tutti sul "torinese" Ludovico Einaudi catapultato a far il maestro concertatore de "La Notte della Taranta". Einaudi è un bravo musicista ma che c'azzecca, direbbe qualcuno, con questo evento? Detto questo, anche io concordo che il purismo a tutti i costi sia sbagliato e perdente. Il bicchiero mezzo pieno e un po' di ottimismo impone di sperare nella maturità delle persone, non di tutte ma di tante, di "appassionarsi anche al di là del grande evento" (come dice Nicoletta) ed anche nella scelta ponderata di alcuni musicisti autoctoni di poter continuare a "fare ricerca e divulgare la tradizione", come ricorda Anna Rita su Gianluca Longo. Dicevo invece di essere stato poco chiaro e criptico nella seconda parte dei miei pensieri. Riporto qui per comodità la mia frase:
"Sono invece sempre più convinto che la pratica, e la profonda conoscenza - per conseguire la quale occorre studio ed applicazione - di antiche occasioni rituali possa produrre una condizione di benessere e di sviluppo di comunità anche in contesti geografici diversi da quelli originali. A me sembra un argomento di grande suggestione ed utilità pratica in questa così complessa età contemporanea..."
Sono il primo a pensare che la riproposizione di riti de-contestualizzati e quindi sradicati, sia molto sbagliata, comunque complicata, e quindi il discorso di Nicoletta non fa una grinza. Io mi riferivo piuttosto alla dimensione ed alla "responsabilità" individuale di chi, come me ad esempio (ma come molte persone che scrivono su questo forum), nato e cresciuto al Sud, si trova poi a vivere tutta un'altra vita qui da adulto. Ma non escludo nemmeno, a ben pensarci, chi con il Sud ha solo un rapporto di simpatia o di empatia, e non di origini. Se chi vede in questi canti, in questi gesti danzati, in questi suoni, ecc., non solo un'occasione di sano divertimento (che, sottolineo, è comunque importante) ma anche un valore aggiunto di tipo culturale ed anche di "benessere" di comunità, io credo abbia una grande responsabilità nella trasmissione della tradizione (concetto troppo grande, ma è solo per capirci) quando incontra l'altro (ovvero la persona che si incontra e si trova per caso in una festa e che sa poco o nulla di pizzica, tarantella calabrese, tammurriata, ecc.). Faccio un esempio pratico riferendomi al "Festival dell'Oralità" che, anche quest'anno, si dipanerà nelle vie del centro di Torino (tra l'altro, ho appena saputo che sarà il 18, 19 e 20 giugno 2010). Lasciando perdere l'organizzazione dell'evento, di cui possiamo parlare un'altra volta, a me sembra che questa sia un'occasione straordinaria per incontrare (in mezzo a tanti amici) anche persone che sono del tutto ignare delle tradizioni del Sud. Ecco quindi la "nostra" (e qui parlo proprio di noi!) "responsabilità", individuale e di gruppo, nel comunicare (a parole, ma anche nella danza come nel suonare) e nel trasmettere. E' qui che intendevo che vi può essere "sviluppo di comunità", cioè una sana azione culturale, un aumento di consapevolezza sulla vitalità, o forse, meglio, sulla incredibile "ricchezza di vita", contenuta in queste musiche ed in queste danze. Certo sono pillole, piccole inseminazioni, ma io credo molto alle piccole cose, alle tante piccole cose che possono creare benessere...
Ultima modifica di michi il Ven Mar 12 2010, 22:49 - modificato 1 volta. | |
| | | ernandez Terzina Base
Numero di messaggi : 60 Età : 49 Località : torino Data d'iscrizione : 29.01.09
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Ven Mar 12 2010, 14:46 | |
| mi rallegro nel vedere una discussione di questo tipo così appassionante e coinvolgente . Vi leggevo è mi è venuto voglia di dir la mia. Per cio' che concerne la notte della taranta data la trasmutazione che ha avuto ormai da molti anni , capisco e comprendo che le logiche di marketing siano ormai quelle prevalenti ma sinceramente la cosa non mi tange particolarmente è ormai altro e serve ad altro. L'unica anomalia che vedo al massimo e che mi infastidisce un pochetto è che chi te la pubblicizza (i vari organizzatori x intenderci) te la spacciano per tradizione e storia. Di fatto è una festa un rawe che in alcuni anni ha anche degli ottimi ospiti e che a mio parere deve essere vissuto per quel che è e null'altro. Se ricerco la tradizione perchè appassionato o perchè mi è proprio per nascita devo sicuramente instradarmi verso altri canali e verso altre situazioni. Ad esempio al posto di scegliere Pagani ormai snaturato , per esperienza diretta consiglierei di scendere 1 sett prima ed andare alla festa della madonna dell'arco oppure alla madonna del monte o terzigno o in altri periodi all'avvocata (festa che haimè non ho ancora vissuto). Il tradizionale in ogni caso ha senso solo nel suo contesto naturale per cui come diceva Nicoletta le aspettative che si hanno nel nostro contesto devono per forza di cosa essere molto molto ridimensionate, in definitiva se si cerca il tradizionale qui a Torino rassegnamoci ad accontentarci di assaggi. Detto questo potrei sembrare un tradizionalista , nulla di piu' falso , personalmente il repertorio di contaminazione mi affascina è mi piace moltissimo io stesso per quelle che sono le mie possibilità suono e sono orientato musicalmente a questo repertorio pero' vorrei fare un distinguo anche qui ,c'è contaminazione e contaminazione ed è bene riuscire ad avere orecchio critico anche in tal senso Ci sono gruppi che fanno dell'ottima contaminazione e altri che fanno pessima contaminazione Ci sono gruppi come i Mattanza e i Cantodiscanto ed altri come i ascarimirì P.S. Non me ne vogliano i fan dei Mascarimirì | |
| | | Anna Rita Admin
Numero di messaggi : 1584 Età : 57 Località : Torino Data d'iscrizione : 02.04.08
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Ven Mar 12 2010, 15:18 | |
| - michi ha scritto:
- .....................Nella prima parte del mio ragionamento i dubbi erano tutti sul "torinese" Ludovico Einaudi catapultato a far il maestro concertatore de "La Notte della Taranta". Einaudi è un bravo musicista ma che c'azzecca, direbbe qualcuno, con questo evento? .................................
Non che condivida, ma giusto per informazione : da http://www.salento.com/articoli/la-notte-della-taranta-2010Un intervento di Ludovico Einaudi "Il mio rapporto con la musica salentina risale a molti anni fa quando studiavo al conservatorio", ha sottolineato Einaudi. "In quel periodo ero interessato alle pagine e agli studi di Diego Carpitella. Successivamente nel corso della mia collaborazione con Luciano Berio si parlava spesso di musica del Salento e dei riti della taranta che mi hanno sempre affascinato molto. Nel corso degli anni ho avuto modo di tornare molte volte nel Salento e di ascoltare la vostra musica. Recentemente ho iniziato a collaborare con Mauro Durante, ospite da mesi del mio progetto con il quale abbiamo girato il mondo. Con lui abbiamo approfondito molti aspetti della tradizione. È stato interessante vedere come all'interno del mio progetto per il quale io cercavo degli accenti primitivi, la radice del ritmo, proprio grazie ad un musicista salentino abbia trovato il colore e lo spirito giusto che volevo inserire nella mia musica. Quando mi è stata fatta la proposta sono stato subito contento e onorato", ha continuato Einaudi. "Da maggio inizierò a venire qui e comincerò una serie di audizioni, di workshop con i musicisti che hanno collaborato finora ma anche con le nuove generazioni. Io penso a questa avventura come alla costruzione di un palazzo, di una struttura solida e continua all'interno della quale possiamo trovare il giardino, la fontana, gli anfratti, le bellezze e i gelsomini che sono le canzoni del repertorio. Questo palazzo è solido perché si basa su ritmi forti, quelli salentini. Ma su questi ritmi vorrei provare a innestare esperienze di musica elettronica che secondo me hanno molte affinità con la vostra tradizione. Una interpretazione nuova che naturalmente tenga conto della tradizione e rilanci la palla verso il futuro; una interpretazione creativa, che sperimenti questa unione tra ritmi tradizionali e acustici e suoni elettronici. Vorrei coinvolgere altri musicisti dell'area del mediterraneo come Mercan Dede che ha fatto un lavoro tra musica tradizionale turca e innovazione. Sono sicuro che sarà una esperienza interessante". Ludovico Einaudi ha poi annunciato, senza fare nomi, il coinvolgimento di voci italiane e dell'area del mediterraneo e che la danza avrà un ruolo importante. "Tornerò a casa con tante registrazioni e non vedo l'ora di pensare al concerto in modo più dettagliato". "Lo spirito con il quale abbiamo sempre ragionato è quello di essere in grado di sparigliare quanto accaduto precedentemente", ha sottolineato Sergio Blasi. "Anche quest'anno abbiamo voluto una edizione della Notte della taranta in grado di pensarsi, di sorprendere nel ripensarsi e nel costruirsi non come il continuo ripetersi dell'identico. Io sono davvero contento e felice che dalla prossima primavera fino al concertone noi avremo la possibilità di conoscere l'artista ma anche l'uomo Ludovico Einaudi". "Noi abbiamo sempre pensato che le musiche di tradizione orale non siano un reperto archeologico ma che abbiano la possibilità di parlare con la contemporaneità", sottolinea Sergio Torsello. "La nostra idea di affidare il ruolo di Maestro Concertatore a Ludovico Einaudi è dentro un disegno. Quello di chiamare grandi nomi della musica italiana e internazionale per produrre una versione originale della musica popolare salentina". | |
| | | Anna Rita Admin
Numero di messaggi : 1584 Età : 57 Località : Torino Data d'iscrizione : 02.04.08
| | | | michi Terzina Base
Numero di messaggi : 59 Età : 68 Località : Nichelino, ma Taranto non posso dimenticarla... Data d'iscrizione : 09.09.09
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Ven Mar 12 2010, 23:17 | |
| Le parole di ernandez mi sembrano sagge (condivido anche il suo pensiero su Pagani, anche se vale comunque la pena per chi non c'è mai stato di essere presente almeno una volta, se non altro per una visita accurata ai Toselli) ed è anche interessante la sua posizione sul concetto critico di contaminazione. Siccome però conosco poco i gruppi nominati, non al punto da poter esprimere un parere compiuto, prometto di approfondire e dire la mia in seguito. Ernandez tu cosa suoni? Io cerco di cavarmela con le percussioni e la chitarra, magari in una prossima occasione ci incrociamo...
Grazie ad Anna Rita per aver inserito l'intervista di Einaudi. Lui mi sembra una brava persona ma il problema, credo che sia chiaro anche alla luce di tutti gli interventi, è davvero un altro, sta a monte e non ci ritorno più...
Lasciatemi dire infine una cosa: sono ormai due anni che frequento abbastanza assiduamente le occasioni di incontro che la città offre intorno alla musica popolare, come sono circa due anni (ho cominciato a maggio 2008) che studio percussioni. Ho cominciato all'improvviso, da un giorno all'altro e non ho più smesso. Vorrei lavorare anche sulla mia voce (ho cominciato a farlo, timidamente), perchè ritengo che lì si annidi il centro dell'anima popolare. Sottolineo che tutto questo non sarebbe stato possibile se non avessi incontrato ai corsi, agli aperitivi pizzicati e nelle varie feste, tra le altre, molte persone di grande maturità, cultura ed intelligenza. E mi ci sono accostato con umiltà. Tante scrivono anche in questo forum. Rimango sempre più sorpreso dalla qualità di questo gruppo. Sono felice di farne parte. Mi sento a casa. | |
| | | ernandez Terzina Base
Numero di messaggi : 60 Età : 49 Località : torino Data d'iscrizione : 29.01.09
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Lun Mar 15 2010, 08:25 | |
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| | | ernandez Terzina Base
Numero di messaggi : 60 Età : 49 Località : torino Data d'iscrizione : 29.01.09
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Lun Mar 15 2010, 08:33 | |
| - michi ha scritto:
- Le parole di ernandez mi sembrano sagge (condivido anche il suo pensiero su Pagani, anche se vale comunque la pena per chi non c'è mai stato di essere presente almeno una volta, se non altro per una visita accurata ai Toselli) ed è anche interessante la sua posizione sul concetto critico di contaminazione. Siccome però conosco poco i gruppi nominati, non al punto da poter esprimere un parere compiuto, prometto di approfondire e dire la mia in seguito. Ernandez tu cosa suoni? Io cerco di cavarmela con le percussioni e la chitarra, magari in una prossima occasione ci incrociamo...
Grazie ad Anna Rita per aver inserito l'intervista di Einaudi. Lui mi sembra una brava persona ma il problema, credo che sia chiaro anche alla luce di tutti gli interventi, è davvero un altro, sta a monte e non ci ritorno più...
Lasciatemi dire infine una cosa: sono ormai due anni che frequento abbastanza assiduamente le occasioni di incontro che la città offre intorno alla musica popolare, come sono circa due anni (ho cominciato a maggio 2008) che studio percussioni. Ho cominciato all'improvviso, da un giorno all'altro e non ho più smesso. Vorrei lavorare anche sulla mia voce (ho cominciato a farlo, timidamente), perchè ritengo che lì si annidi il centro dell'anima popolare. Sottolineo che tutto questo non sarebbe stato possibile se non avessi incontrato ai corsi, agli aperitivi pizzicati e nelle varie feste, tra le altre, molte persone di grande maturità, cultura ed intelligenza. E mi ci sono accostato con umiltà. Tante scrivono anche in questo forum. Rimango sempre più sorpreso dalla qualità di questo gruppo. Sono felice di farne parte. Mi sento a casa. Suono i tamburelli la darabuka e sto imparando l'organetto nello stile calabro , in ogni caso è molto probabile che ci si conosca pure Non frequento moltissimo ma insomma abbastanza gli ambienti del popolare a torino per cui ci siamo incrociati di sicuro. | |
| | | nicmizar Terrone DOC
Numero di messaggi : 652 Età : 49 Data d'iscrizione : 02.04.08
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Ven Mar 19 2010, 12:29 | |
| - ernandez ha scritto:
c'è contaminazione e contaminazione ed è bene riuscire ad avere orecchio critico anche in tal senso Ci sono gruppi che fanno dell'ottima contaminazione e altri che fanno pessima contaminazione Ci sono gruppi come i Mattanza e i Cantodiscanto ed altri come i ascarimirì P.S. Non me ne vogliano i fan dei Mascarimirì Riprendo ancora questo thread pieno di spunti per ragionare sulle considerazioni di ernandez (per Annarita: lo devi chiamare così perchè su un forum magari uno si mette un nickname apposta per non essere chiamato con il suo nome vero, l'importante è che fra noi ci conosciamo.... ) a proposito delle contaminazioni. Mi domandavo se possono esistere dei criteri obbiettivi, che valgano per tutti, per dire se una contaminazione è buona o non è buona. Possono valere il virtuosismo di chi suona? la capacità di mescolare coerentemente altri generi musicali? In coerenza con che cosa poi? Se contamino tradizione del sud Italia con tradizione del nord italia è buona contaminazione? Se contamino folk con rock è accettabile? e folk con jazz? e folk italiano con folklore di altri paesi? Io credo che sia difficile dire se una contaminazione è in assoluto buona o non lo è, perchè deriva dall'insieme delle esperienze musicali dei musicisti e quindi è sempre ammissibile. Quello che si può esprimere è un giudizio soggettivo, sia rispetto alla qualità del gruppo sia rispetto alla tipologia di contaminazione, che dipende dal proprio modo di "sentire" la musica Notate bene che non ho neanche provato a chiedermi dove comincia la contaminazione... | |
| | | ernandez Terzina Base
Numero di messaggi : 60 Età : 49 Località : torino Data d'iscrizione : 29.01.09
| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 Mar Mar 23 2010, 10:24 | |
| - nicmizar ha scritto:
- ernandez ha scritto:
c'è contaminazione e contaminazione ed è bene riuscire ad avere orecchio critico anche in tal senso Ci sono gruppi che fanno dell'ottima contaminazione e altri che fanno pessima contaminazione
Ci sono gruppi come
i Mattanza e i Cantodiscanto
ed altri come i
ascarimirì
P.S. Non me ne vogliano i fan dei Mascarimirì Riprendo ancora questo thread pieno di spunti per ragionare sulle considerazioni di ernandez (per Annarita: lo devi chiamare così perchè su un forum magari uno si mette un nickname apposta per non essere chiamato con il suo nome vero, l'importante è che fra noi ci conosciamo.... ) a proposito delle contaminazioni. Mi domandavo se possono esistere dei criteri obbiettivi, che valgano per tutti, per dire se una contaminazione è buona o non è buona. Possono valere il virtuosismo di chi suona? la capacità di mescolare coerentemente altri generi musicali? In coerenza con che cosa poi? Se contamino tradizione del sud Italia con tradizione del nord italia è buona contaminazione? Se contamino folk con rock è accettabile? e folk con jazz? e folk italiano con folklore di altri paesi?
Io credo che sia difficile dire se una contaminazione è in assoluto buona o non lo è, perchè deriva dall'insieme delle esperienze musicali dei musicisti e quindi è sempre ammissibile. Quello che si può esprimere è un giudizio soggettivo, sia rispetto alla qualità del gruppo sia rispetto alla tipologia di contaminazione, che dipende dal proprio modo di "sentire" la musica
Notate bene che non ho neanche provato a chiedermi dove comincia la contaminazione... Credo che tu abbia interpretato in maniera troppo nobile le mie parole. E' palese che non esistano criteri obbiettivi e non possano essere catalogate le varie interpretazioni di artisti . Detto questo in maniera terra terra cio' a cui mi riferivo invece sono alcune lampanti dimostrazioni di pochezza musicale dimostrate in alcuni ambiti. Esplicito con un'esempio che è poi l'idea che avevo quando ho scritto....... Concerto Mascaririrì di Milano di 2 anni fa credo o forse 3 Han preso un pezzo una pizzica (non chiedetemi quale) e di questa si sono limitati a montargli da tastiera una ritmica darj araba l'avessero per lo meno suonata loro con la darabuka avrebbe avuto un'altra poesia ma da tastiera è stata una roba imbarazzante. Converrai con me che non c'è un grande supporto da parte degli artisti. Prendo una ritmica in 6/8 dato che la pizzica gira così e la mando in lup per far una seconda base mi sembra onestamente un po' pochino da gente che suona di mestiere. Poi tutto rimane opinabile | |
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| Titolo: Re: Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 | |
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| | | | Einaudi dirigerà La Notte della Taranta 2010 | |
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